SANA ALIMENTAZIONE: cosa significa realmente? Saggio in occasione della rassegna cinematografica sull’importanza del binomio cibo-salute
SANA ALIMENTAZIONE: cosa significa realmente? Saggio in occasione della rassegna cinematografica sull’importanza del binomio cibo-salute
Il film-documentario Super Size Me ( 2004 diretto ed interpretato da Morgan Spurlock) è una narrazione estremizzata di un problema al limite. Uno dei punti chiave che emerge dal film è la raffigurazione del fast-food intesa come rappresentazione più che altro di uno stile alimentare, il simbolo di un modo di vivere: frettoloso, accessibile, economico, gratificante, superficiale, poco attento alle effettive conseguenze delle proprie azioni. Fast-food quindi inteso come fast living. Ovviamente al concetto di cibo spazzatura si contrappone a gran voce il concetto del mangiar sano. Da definizione classica, una corretta alimentazione è l'insieme dei comportamenti che permettono il mantenimento della propria salute. L'alimentazione equilibrata e quindi sana ha la finalità di garantire un apporto adeguato di energia e di nutrienti, prevenendo sia carenze che eccessi nutrizionali (entrambi dannosi). Deve essere corretta sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Ma cosa significa realmente mangiar sano? E' una frase ormai molto frequente, quasi la garanzia che grazie alla scelta del cibo sano la persona sia destinata a mantenere il proprio stato di benessere per lunghi anni. Mangiare sano può essere espressione talmente tanto colloquiale che dice tutto e niente.
Più che definirla a parole, potremmo esprimerla a concetti:
- Non esiste il sano o non sano in generale. Esiste il giusto per la condizione psicofisica e/o patologica personale.
Molte persone si costruiscono delle loro credenze a tal proposito e si convincono che la salute fisica si mantenga solo mediante abitudini alimentari ben specifiche, poco scientifiche e molto folcloristiche. Per esempio pentole miracolose che rendono gli ingredienti salutari, metodi di cottura di gran lunga migliori di altri, alimenti dalle proprietà sorprendenti (non si sa bene per cosa) che, a prescindere, vadano consumati quotidianamente. Il problema è quindi questa generale convinzione che credenze di questo tipo siano basate sulla logica e sull’evidenza della scienza, mostrando invece una grave mancanza di educazione alimentare. Mangiare sano si può e rappresenta veramente un sostegno enorme in determinate condizioni patologiche, nonchè la base di una corretta prevenzione, ma deve essere vero. Cioè quell'alimentazione deve essere sana sul serio, almeno nei limiti oggi noti alla scienza. La dieta che si segue (dieta non più intesa come restrizione calorica ma stile di vita) non deve infatti rispettare solo i quantitativi di riferimento e le percentuali corrette di nutrienti, ma considerare la vita complessiva della persona. Intesa come vita lavorativa, familiare, emotiva e relazionale Spesso si realizzano diete perfette dal punto di vista concettuale ma che hanno poca gestibilità e praticità nella quotidianità di quell’individuo.Queste innumerevoli variabili rendono unica l’alimentazione di ciascun individuo, ovviamente sana e corretta per la condizione specifica di quella persona specifica. La potremmo definire un’alimentazione su misura
- Non fa per forza bene tutto ciò che è sano
Un classico esempio è l’abuso di fibra. In ambulatorio vedo spesso persone che si presentano per problematiche non patologiche gastrointestinali (reflusso, gastrite, gonfiore addominale, stitichezza, sindrome da IBS…). Queste persone sono davvero convinte di mangiare bene perchè la loro alimentazione si basa su frutta, verdura, legumi, cereali (quello che le linee guida consigliano). La difficoltà per loro sta nel non capire perché questo modo di mangiare sano non gli permetta di stare bene. Il messaggio che passa è che “l’uomo è ciò che mangia”. Di conseguenza, “se si mangia bene, si sta bene”. Questo rappresenta un quadro sintetico di storpiatura del concetto di mangiar sano: ovviamente frutta e verdura fanno bene (in generale!), ma è indispensabile un’attenta e accurata selezione di queste fibre rispetto all’ apparato gastrointestinale del soggetto in questione.
- E’ sano in una dieta sana decidere di mangiare almeno una sera in modo non sano…Potrà essere non sano per il fisico, ma molto sano per la mente!
Il mangiare infatti non è solo una questione di bisogno fisico, ma anche di piacere e socialità. Non si mangia solo per sopravvivere e tenersi in piedi, il cibo ha valore simbolico enorme e anche il sapore, l'odore la consistenza ne sono parte perché suscitano piacere o repulsione, ottima digestione o rifiuto. E' sano, per esempio, mangiare tranquilli masticando con calma, dedicandosi il giusto tempo per il pasto; è sano mangiare con amici o persone che amiamo senza badare troppo alle esigenze dietetiche almeno qualche volta; è sano dedicare il tempo minimo per la preparazione del piatto anche se mangiamo da soli e non in compagnia. Noi dobbiamo fare i conti con la vita di oggi: frenetica, che concede poco tempo a se stessi e che porta a trascurare le attività che potrebbero garantire un benessere fisico dell’individuo. Il consiglio che vi do è cercare di ottimizzare i tempi nel rispetto di sé stessi. Rispettare sé stessi significa anche dare spazio alla corretta alimentazione: partendo dall’acquisto del cibo giusto per NOI (noi senso lato: famiglia, condizione emotiva, condizione fisiologica oppure patologica, obiettivi personali richiesti al cibo!), nel minimo di tempo che spendiamo nella preparazione del piatto e nella creazione di ricette che rispettino la nostra cultura famigliare evocando piaceri e ricordi personali, e nel rispetto della componente edonistica che non va in alcun modo sottovalutata. Così facendo non vi priverete della voglia di sedervi a tavola, nutrendo il vostro spirito ma soprattutto nutrendo correttamente il vostro corpo
Il mio consiglio è quello di trovare il vostro mangiar sano rispetto alle vostre individuali richieste fisiche e mentali e contrapporre al concetto di fast living, l’ideologia del mangiar sano, cioè alimentarsi su misura e concedersi di più: più tempo, più ascolto, più attenzione,più cura dei dettagli
NUTRISTART RETREAT: COMICIA A PRENDERTI CURA DI TE!
Nutri-start nasce come progetto di educazione al benessere. Rappresenta l'inizio di un cambiamen...
FIBROMIALGIA:UNA SFIDA QUOTIDIANA
Scrivere questo libro è stata una sfida ma rappresenta anche l’ennesima conferma di qua...